Amare è come una droga: all’inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono. Poi il giorno dopo vuoi di più. Non hai ancora preso il vizio, ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo. Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e coci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga. A quel punto, come i drogati rubano e s’umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore. (Paulo Coelho)
La Dipendenza Affettiva è uno stato di intensa sofferenza mentale che soltanto da pochi anni in Italia è oggetto di osservazioni cliniche e di ricerca. Negli Stati Uniti da più di 30 anni sono condotte ricerche su questa tematica che viene annoverata nella più ampia categoria delle New Addictions, cioè di tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica (droga, alcol, farmaci, ecc.), ma l’oggetto della dipendenza è rappresentato da comportamenti o attività che sono parte integrante della vita quotidiana.
La differenza con la normale elaborazione dellla perdita di una relazione sentimentale o affettiva importante risiede nell’intensiatà e nella pervasività della risposta emotiva: in alcuni individui, infatti la sofferenza può essere così intensa da invalidare la funzionalità lavorativa o sociale, il sistema di relazioni viene modificato in modo marcato e si possono verificare ritiro sociale, riduzione della progettazione, in concomitanza ad un abbassamento dell’autostima.